Gli Adeguati Assetti Organizzativi e Bilanci 2022. Sei in Regola?

08/05/2023

Di Vincenzo Cristarella, Founder Senior Partner CEO presso Studio Midolo Cristarella & Associati - Chartered Accountant and Auditor.


 

Si avvicinano le scadenze per il deposito del bilancio 2022, quest'anno le aziende dovranno per la prima volta dichiarare all'interno della relazione sulla gestione, se obbligate, o nella parte descrittiva della nota integrativa di essere in regola con la normativa del 15.7.2022 sul Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza”.

Le possibili scelte, scartando a priori dichiarare il falso in atto pubblico, sono solo due:

  1.        dichiarare di aver provveduto con la redazione di adeguati assetti come previsto dalla norma;
  2.        non indicare nulla in merito attestando implicitamente di non aver adempiuto al dettato del Dlgs 83/2022, consapevoli in tal caso di aver reso pubblica l’informazione circa la mancata adozione degli assetti anticrisi.

Nel caso 2., quindi si dovrà far fonte anche alle relative conseguenze, sia in termini legali per gli amministratori, ed ove previsti, per gli organi di controllo, ma anche di natura commerciale e finanziaria.

Non esiste una precisa indicazione su quale sia l’assetto organizzativo più adeguato: il dettato normativo precisa solamente che deve essere definito sulla base di una corretta individuazione dei rischi da presidiare in considerazione della natura e dimensioni dell’impresa al fine di evitare che la gestione dell’impresa prosegua senza un’adeguata percezione dei sintomi di squilibrio, a tutela della continuità aziendale.

In definitiva, il monitoraggio dell’andamento aziendale deve rendere gli amministratori di società (ed anche i titolari di impresa che non hanno l’obbligo di redigere il bilancio) consapevoli di tutte quelle situazioni che potrebbero giustificare un loro intervento per la prevenzione della crisi nonché permettere di disporre “tempestivamente” di dati idonei per formulare un piano di risanamento; ergo la ratio della novella normativa, se pur risalente al 2019, è la rilevazione di tutti quegli indizi che precedono la crisi aziendale.

La customizzazione degli assetti se pur incardinati sulle risultanze patrimoniali, economiche e finanziarie, actual e prospettici, non potranno esimersi dallo studio geopolitico globale, del mercato (i.e. modifiche normative), dei competitors, pandemia, cambiamento climatico nonché sui loro effetti domino: materie prime, crisi energetica, inflazione, tassi d’interesse ed eventuali futuri cigni neri, ponendo sempre l’attenzione all’aggiornamento costante degli assetti, del piano alternativo, degli strumenti d’intervento ed interscambio con gli interlocutori istituzionali; il tutto con il supporto di commercialisti esperti.

 

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