Nuova Direttiva Europea Whistleblowing: Cos'è e a Chi si Applica

06/07/2023

In data 15 luglio 2023, entrerà in vigore in Italia il decreto legislativo n. 24/2023, che recepisce la tanto attesa direttiva europea n. 1937/2019 sul whistleblowing.

La Nuova Direttiva Europea sul whistleblowing porterà una svolta per la tutela degli interessi pubblici e dell'integrità aziendale, offrendo una solida protezione ai whistleblower e promuovendo un modello virtuoso di gestione aziendale.

Ma che cosa significa Whistleblowing? Come è possibile implementare un efficace modello di whistleblowing che favorisca la creazione di un ambiente virtuoso all'interno delle aziende?

Vediamo di rispondere insieme a queste domande...

Di cosa si tratta?

Il decreto legislativo n. 24/2023 disciplina la protezione delle persone che segnalano violazioni delle normative nazionali o dell'Unione europea che ledono l'interesse pubblico o l'integrità dell'amministrazione pubblica o degli enti privati. Questa tutela si applica sia al settore pubblico che al settore privato.

La Normativa è stata introdotta con l'obiettivo di tutelare i soggetti segnalanti, noti come whistleblower, che denunciano comportamenti, atti o omissioni lesive dell'interesse pubblico o dell'integrità dell'amministrazione pubblica o degli enti privati.

A chi si applica?

La normativa si applica a tutti i soggetti del settore pubblico e alle aziende private che, nell'ultimo anno, abbiano impiegato almeno 49 dipendenti o che abbiano adottato un modello di organizzazione e gestione 231 (Decreto Legislativo 231/2001). Inoltre, la normativa si estende anche ai settori sensibili, come gli appalti pubblici, i prodotti e i servizi finanziari, la sicurezza dei trasporti, la tutela dell'ambiente, la sicurezza alimentare, la salute pubblica, la protezione dei dati personali, la sicurezza delle reti e dei sistemi informativi, e altri ancora.

Quando entra in vigore?

Il decreto legislativo n. 24/2023 entrerà in vigore il 15 luglio per le aziende del settore pubblico e per le aziende private con una media di oltre 249 dipendenti nell'ultimo anno. Per tutte le altre aziende private con oltre 49 dipendenti, l'entrata in vigore sarà il 17 dicembre 2023.

Chi sono i soggetti tutelati?

La tutela dei whistleblower si estende a diverse categorie di lavoratori, tra cui i lavoratori subordinati, i lavoratori autonomi, i lavoratori o collaboratori dei fornitori, i liberi professionisti, i consulenti, i volontari, i tirocinanti, gli azionisti e le persone con funzioni di direzione, amministrazione e controllo, nonché i facilitatori e altre figure.

Chi sono i soggetti protagonisti?

I soggetti principali di questa normativa sono il segnalante, ovvero la persona che denuncia la violazione e il ricevente, ovvero la persona che riceve la segnalazione all'interno dell'azienda

Atttraverso quali canali si segnala?

La segnalazione può avvenire da canale interno (software, cartace, orale), da canale esterno (ANAC) o divulgazione pubbliche

Entro quale termine dare riscontro della segnalazione?

Il termine è entro 7 giorni dall'avvenuto recepimento della segnalazione o entro 30 giorni del riscontro della segnalazione

Quali sanzioni si applicano?

ANAC sanziona le aziende con pene pecuniare che vanno da 10.000 a 50.000 per varie tipologie di reati

A chi bisogna rivolgersi?

A professionisti che possano implementare un modello di whistleblowing che includa un assestment iniziale, un sistema di gestione della senalazione, investigazioni aggiuntive, fasi di reporting, condivisione delle risultanze e proposizione di azioni correttive.

Contattaci se vuoi approfondire o implmentare questa nuova normativa nella tua realtà aziendale